Il 22/2 in Giappone si festeggia il Neko no Hi (National Cat Day Japan), diversamente dall’Italia la quale si festeggia il 17/2. Sappiamo molto bene quanto in Giappone il gatto abbia un ruolo fondamentale sotto vari punti di vista. La data del 22/2 è stata scelta per l’assonanza tra la sua pronuncia , “ni ni ni”, e il verso del gatto “nya nya nya”.
Il gatto in Giappone è molto amato, fin dall’antichità, perché visto come messaggero degli dei. Li possiamo trovare nei famosiNeko cafè, luogo in cui è possibile sorseggiare una buona tazza di caffè o altro in compagnia di fantastici amici miciosi e giocare con loro, sempre che loro siano d’accordo
Ricordiamo anche l’isola Aoshima detta l’isola dei gatti, nella prefettura di Ehime, famosa per le sue innumerevoli colonia feline, il numero dei gatti supera di circa 10 volte il numero dei suoi abitanti. Ma questa è solo una delle tante isole dei gatti che si possono trovare in Giappone.
Gatti nei manga ed anime
Ma il gatto è talmente presente nella cultura giapponese che lo troviamo anche negli anime e nei manga, il famoso Doraemon, gatto spaziale, o Giliano il famosissimo gatto rosso di Kiss me Licia Torakiki, l’antagonista di Heelo Spank e la sua amata Micia. Ma non vorremmo mica dimenticarci della gatta più famosa al mondo, ideata proprio in Giappone, divenuto un marchio importante, la mitica Hello Kitty.
Insomma abbiamo capito che il gatto in Giappone non è festeggiato solo per il Neko no Hi, ma tutto l’anno da moltissimi anni. Infatti uno dei souvenir più popolari in Giappone è il Maneki Neko, la statuina che rappresenta un gatto con una o entrambe, le zampe alzate, il quale ha una funzione di attirare la fortuna, il denaro e la buona salute.
Maneki Neko la leggenda
Il Maneki Neko nasce da una, anzi, più leggende legate ai gatti, una tra le tante narra di un gatto che salvò la vita di un potente signore feudale giapponese. Secondo la leggenda, il signore feudale stava passeggiando vicino a un tempio quando vide un gatto che agitava la zampa. Il signore si avvicinò al gatto per accarezzarlo, ma in quel momento un fulmine colpì l’albero sotto cui il signore si trovava, rischiando di ucciderlo. Grazie all’avviso del gatto, il signore sopravvisse e decise di ricambiare il favore al felino, rendendolo un ospite del suo palazzo e offrendogli cibo e cura per il resto della sua vita.
Da allora, i gatti giapponesi sono stati considerati portafortuna. La leggenda si è diffusa, e la rappresentazione dei gatti con la zampa alzata è diventata simbolo di buona fortuna in Giappone.
In conclusione il gatto è un animale amato e venerato in Giappone, ma non solo, e se è vero che un Maneki Neko porta fortuna, perché non crederci e non averne uno in casa?
Buon Neko no Hi a tutti i gatti del mondo!